musica per bambini
Pochi giorni fa si è concluso uno dei percorsi musicali nel nido gestito da una ragazza giovanissima che ha profondamente creduto nella mia proposta musicale per i piccoli di 0-36 mesi.
Un percorso dove mi sono profondamente sentita colibrì…
La conosci la storia?
Eccola qui:
Un’antica leggenda africana racconta che un giorno, nella foresta dei grandi ALBERI, scoppia un incendio. Le fiamme divampano alte verso il cielo e il vento propaga il fuoco.
Spaventati tutti gli animali cominciano a fuggire cercando di mettersi in salvo verso la cima della MONTAGNA innevata.
Tutti tranne uno: il piccolo colibrì.
Il colibrì è un UCCELLINO minuscolo e delicato, dal veloce battito d’ali che, mentre gli altri cercano rifugio, si dirige verso il lago. È qui riempie il suo becco d’acqua e comicia ad andare avanti e indietro. Vola rapido dal fiume verso l’incendio su cui lascia cadere ogni volta una piccola goccia per poi ripartire veloce verso il lago.
Tutti gli animali sono stupiti dall’ostinata energia del piccolo colibrì e il LEONE, re della foresta, gli domanda:
“Ma cosa pensi di fare tu con una goccia?”
“Sono la goccia d’acqua che porto in dono”
risponde serio il colibrì.
“Ma non riuscirai mai con una goccia d’acqua”,
dice il leone incredulo.
Il colibrì senza fermarsi replica deciso:
“forse, ma intanto faccio la mia parte”.
Ecco, con i bambini e il percorso musicale dedicatogli in questo anno tremendo, mi sento fieramente colibrì!
Ma come può fare musica i bambini così piccoli o con i bimbi appena più grandi (lavoro così con la fascia 0-6 anni!)?
Una risposta molto cinematrografica è: SI PUò FAREEEE!
musica per bambini
Cosa succede quindi, dunque durante una lezione di musica che io ho chiamato “PAM PAM”?
La risposta potrebbe essere una serie di azioni che io faccio, ma in realtà le azioni e la magia la creano proprio i bambini!Io ho il mio obiettivo, ossia quello di STIMOLARLI MUSICALMENTE CON CANTI IN TUTTI I MODI E METRI DELLA MUSICA,seguendo principalmente la teoria dell’apprendimento di E.Gordon, per coltivare e accrescere la loro musicalità innata che diventerà poi istruzione formale intorno ai 5-6 anni, esponendoli così a brani molto vari,complicati sia metricamente che a livello melodico.
Quello che succede a lezione sono quindi tanti occhietti e tante orecchie che mi seguono e sono attratti dalla musica e ognuno, nel loro unico e speciale modo , anche apparentemente distratto, amplifica il proprio vocabolario musicale “semplicemente ascoltando!”
Si perchè la musica si apprende dall’ascolto, proprio come il linguaggio!Ci avevi mai pensato?
Credo fortemente nel recupero ,anche negli adulti, dell’ascolto…perché l’apprendimento parte da lì e nei bambini coltivo questa modalità molto immediata e naturale.
Accompagno dunque i bambini con la mia voce cantata e uno strumento (che può essere l’ukulele, la kalimba, le percussioni o anche il corpo) e sospendo il linguaggio…si perchè voglio far entrare loro nel mondo sonoro ricco e variegato che propongo. Chiedo anche agli educatori di sospendere il linguaggio e di non preoccuparsi se un bimbo si allontana, non fa quello che fanno gli altri o sembra distratto.
Io dico sempre, LA MUSICA ARRIVA OVUNQUE, anche nel più remoto angolino della stanza e ognuno la vive a suo modo. Il movimento è spontaneo, mai imposto …ad alcuni bambini più grandicelli non sembra vero poter muoversi liberamente e addirittura correre e vedere me che corro con loro e intanto imparare cose nuove con la semplicità che può offrire una relazione spontanea e di fiducia.
Ho visto educatori forzare i bambini a battere le manine, a fare quello che facevo io, proprio come lo facevo io….
Il mio pensiero è che sono io a dover imitare ciò che fanno i bimbi, perchè se la loro risposta sarà vocale io la ripeterò(rispecchiamento) e nel caso non fosse proprio precisa, avrò cura di riproporgliela corretta, se la loro risposta sarà motoria anche io la eseguirò..se la loro risposta sarà uno sguardo, lo accogliero’ .
Durante le lezioni abbiamo quindi tre tipi di risposte:
1)sguardo…per i più piccini che con gli occhietti mi seguono o presentano lo sguardo fisso e aperto
2)risposte vocali che fino ai 3/4 anni saranno imprecise ma ci saranno
3)risposte motorie …sentono la musica nel corpo e la rilasciano muovendosi…anche solo grattandosi una gamba!
Durante le lezioni , loro sono i PROTAGONISTI ASSOLUTI e la parte attiva, coloro che definiscono l’andamento della lezione, ispirano i miei canti e trascinano energia e musica. Ho dei momenti fissi che loro hanno accolto con piacere , anche perché è la nostra routine..ma poi ci lasciamo cullare e trasportare da un flusso naturale di musica e suoni.
Questi piccoli esserini dalle SCONFINATE COMPETENZE dirigono le lezioni di musica …si, sono loro che lo fanno…e non io che decido a casa cosa proporre .Loro hanno sempre soluzioni alternative alle mie e io sono sempre in attesa ,con stupore , nell’accoglierle.
Ogni volta mi stupiscono. Ogni volta.
E intanto lavorano sull’accrescere la loro musicalità e creare loro un vocabolario musicale costruito dalla varietà dei brani e dai pattern melodici e ritmici che propongo loro. musica per bambini
La prossima settimana riprenderò le lezioni nelle scuole anche con i bimbi di 3-4 anni e li…beh, ci sarà un sacco da correre e lanciarsi a terra…ovviamente sempre cantando. Non Baby Shark di certo ma canti in tutti i modi musicali e in tutti i metri…anche se una volta , lo ammetto ho cantato la sigla di Masha e orso ed è stato il tripudio!
Oggi sono particolarmente felice e ti lascio una bellissima Playlist che di solito consiglio alle educatrici delle scuole dell’infanzia , dove puoi trovare tantissimi brani adatti per far accrescere la musicalità del tuo bambino….e anche la tua!